Lunedì 24 la nostra sede è stata teatro di un piacevole e interessante interclub cui hanno partecipato gli amici del Rotary Club Sarnico e Valle Cavallina.

Assente per motivi famigliari il Presidente Maccarone, a fare gli onori di casa è stato il nostro incoming President Claudio Cominelli coadiuvato dall’amico Sabino Gervasio, Generale della Guardia di Finanza e Presidente del Club del Sebino.

È stato un interclub affollato, che ha visto una massiccia presenza di soci dei due club e di molti accompagnati, amici e consorti.

Ospite d’onore nonché relatore della serata è stato il Colonnello Vincenzo Tomei, Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo che ha tenuto un’interessantissima conferenza per illustrare la "Situazione della lotta all’evasione fiscale e situazione della Sicurezza economica e finanziaria in provincia di Bergamo".

Classe 1964, il Colonello Tomei è parte di una ristretta cerchia di super-specialisti, mente pensante e colonna portante di una struttura votata alla lotta ad ogni forma di illegalità in ambito economico e finanziario.

Laurea in Giurisprudenza e laurea specialistica in Scienze della Sicurezza Economico-finanziaria, Tomei ha iniziato il suo percorso professionale in Guardia di Finanza nel 1982, come Comandante di Plotone presso la Scuola Sottoufficiali di Cuneo. In oltre trent’anni di carriera ha ricoperto numerosi incarichi fino ad approdare a Bergamo il 15 luglio scorso come Comandante Provinciale.

Una carriera scandita da numerosissime ricompense di ordine morale fra cui la nomina a Cavaliere della Repubblica il 27 dicembre 2008 e la nomina a Ufficiale della Repubblica il 28 dicembre 2012.

Il Colonnello Tomei ha anzitutto illustrato l’articolazione territoriale della Guardia di Finanza di Bergamo. La provincia è suddivisa in reparti territoriali:

•Bergamo •Treviglio •Clusone •Costa volpino •Sarnico •Orio al Serio, inteso come unità che opera all’interno dell’aeroporto a tutela della regolarità dei flussi di persone e merci che vi transitano.

In totale oltre 400 persone che nel 2013 hanno effettuato 1.290 interventi e portato alla luce 437 reati fiscali.

I reparti territoriali locali hanno competenza per controlli su aziende con un fatturato fino a 13 milioni di euro e su professionisti e studi professionali con un giro d’affari fino a 400.000 euro. Oltre queste soglie, i controlli sono di competenza del nucleo centrale di Bergamo. Questa ripartizione serve a conciliare da un lato la presenza capillare sul territorio e dall’altro un adeguato livello di competenze per ogni livello di controllo. Al crescere della dimensione economica del controllato infatti tende ad aumentare anche la complessità della documentazione fiscale ed è richiesto quindi un superiore livello di competenze specialistiche e una più articolata struttura organizzativa del controllore.

L’attività della Guardia di Finanza non è, come si potrebbe semplicisticamente pensare, riconducibile alla sola lotta all’evasione fiscale. Si tratta di un’attività molto più articolata che in molti casi porta alla luce fatti di rilevanza penale.

Il monitoraggio dei cosiddetti “paradisi fiscali” è ad esempio importante non solo per intercettare potenziali evasori fiscali ma anche per individuare funzionari corrotti dell’apparato statale nonché mafiosi ed esponenti della malavita organizzata.

Anche l’evasione fiscale ha varie declinazioni. Si può parlare di “sommerso d’azienda”, di “sommerso da lavoro”, di aziende dislocate impropriamente all’estero per beneficiare di regimi fiscali più vantaggiosi.

L’economia sommersa non significa solo tasse non pagate; significa contributi non pagati o pagati parzialmente, significa assenza di coperture assicurative per incidenti e infortuni, significa scarsa tutela dei lavoratori, può significare sfruttamento di forza lavoro clandestina. L’illecito tributario ha in questi casi rilevanza anche penale.

Di questi tempi è molto diffusa anche “l’espatrio” di persone fisiche (professionisti, manager, ecc.) che trasferiscono la residenza all’estero allo scopo di ottenere vantaggi fiscali. Nella sola provincia di Bergamo l’anagrafe dei residenti all’estero è molto affollata: oltre 9.000 nominativi.

La Guardia di Finanza effettua controlli anche sulla spesa pubblica. In estrema sintesi, vigila affinché le risorse pubbliche non vengano utilizzate impropriamente ad esempio con richieste di agevolazioni e contributi a cui non si ha diritto. In questi casi non si tratta di recuperare gettito ma di evitare che denaro pubblico venga sperperato e sottratto magari a chi ne avrebbe effettivamente bisogno e diritto.

Ci sono inoltre forme di vera e propria criminalità economica:

•Esportazione illegale di oro o valuta; •Bancarotta fraudolenta; •Trasferimenti di denaro riconducibili al finanziamento di attività illecite e del terrorismo; •Usura; •Contraffazione di marchi e pirateria audiovisiva; •Attività economiche di organizzazioni criminali: estorsione, racket, gioco d’azzardo, gioco illecito, traffico d’armi, traffico di profughi e clandestini, prostituzione.

Con la propria attività la Guardia di Finanza dà un contributo fondamentale nella tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza. Basti pensare che in un anno a Bergamo sono stati sequestrati 506 kg di hashish e marjuana ed oltre 21  kg di cocaina.

L’illecito economico in molti casi altera la concorrenza del mercato. L’azione della Guardia di Finanza, cercando di contrastarlo con tecniche investigative sempre più sofisticate e grazie alle sempre più diffuse forme di collaborazione internazionale, contribuisce alla tutela della componente sana dell’economia.