Venne il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte: «Samuele, Samuele!».   Samuele rispose subito: «Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta». Salmo di Samuele (3,10)

Serata particolare la conviviale di martedì 4 febbraio all’insegna di un piacevole nonché profondo  viaggio nella storia, ma soprattutto nell’intimità di un rapporto tra uomo e divino. Sotto la guida esperta del Prof. Panseri, che ricopre attualmente la cattedra  di Religione presso  il Liceo Statale Scientifico  Mascheroni  dopo aver conseguito una serie di elevate abilitazioni  presso la scuola dei  Gesuiti di Bologna sotto la direzione di  Padre Francesco Rossi de Gasperis, abbiamo potuto addentrarci alla scoperta delle antiche origini a cui fanno riferimento le maggiori religioni che caratterizzano e accompagnano la vita di ogni uomo sulla Terra. "La nascita dei tre monoteismi nella rivelazione di Dio ad Abramo, Gesù e Maometto", questo il titolo dell’interessante conviviale, e da qui è partito il nostro viaggio alla ricerca della Verità. "I tre monoteismi sono accomunati dal senso dell’ascolto" sostiene il Prof Panseri e il tutto ambientato nel deserto  quale  luogo indefinito dove l’uomo, esente  da ogni "distrazione"  sa porsi nella situazione ideale per poter ascoltare ritrovando se stesso. Gerusalemme, la Città Santa delle tre religioni monoteiste, non è soltanto una città, non è soltanto l'attuale capitale dello Stato d'Israele è un simbolo, è stata anche e soprattutto un luogo di incontro fra diverse civiltà, diversi modi di pensare. Ha una storia lunghissima che affonda il suo esistere nel passato più antico dell'umanità. È la Città Santa per eccellenza, dove le tre religioni del ceppo biblico ritrovano le proprie origini e le proprie verità. Anche per questo a Gerusalemme si è tanto combattuto, in nome di un'idea di fede che esclude le altre. Con la sua luce unica al mondo, Gerusalemme insegna però che le diverse religioni possono convivere una a fianco dell'altra. Una città tra il deserto e il mare, Gerusalemme è una città situata sulla cresta dei Monti di Giuda, nella regione di Giudea, in terra d'Israele o Palestina. Si trova a più di settecento metri sopra il livello del mare, a una cinquantina di chilometri dalle coste del Mediterraneo e a circa 30 km dal Mar Morto. Esso è un lago salato che corrisponde alla più bassa depressione della Terra (quasi 400 m sotto il livello del mare). Gerusalemme si trova, dunque, sul confine fra le alture rivolte a occidente, verso il Mediterraneo, coperte di boschi e della tipica macchia, e il deserto di Giudea che comincia esattamente dove la città finisce a oriente e che scende fino al Mar Morto e al fiume Giordano.  Sin dalla remota antichità questa posizione privilegiata ha fatto di Gerusalemme una meta ambita: da sempre essa è un luogo di confine fra le civiltà più antiche, da una parte i pastori erranti per il deserto, dall'altra i popoli del mare e gli agricoltori della piana costiera. Di Gerusalemme troviamo notizia in testi egiziani del 20°-19° secolo a.C. anche nelle lettere di El-Amarna.

Gerusalemme è il luogo sacro delle tre religioni monoteiste più diffuse del mondo: cristianesimo, islam ed ebraismo...  I cristiani adorano la città come luogo sacro perchè c'è il Sacro Sepolcro, cioè dove sorge la chiesa omonima così importante perchè costruita proprio nel punto in cui Gesù fu crocifisso, sepolto e poi asceso al cielo... Per gli ebrei è sacra perchè prima di tutto è la capitale della terra promessa, e poi c'è il Muro Occidentale, che è un muro di cinta risalente all'epoca del primo Tempio di Gerusalemme. È anche indicato come il Muro del Pianto o come il Muro al-Buraq. Il Tempio era l'edificio più sacro all'Ebraismo. Erode il Grande costruì imponenti mura di contenimento intorno al Monte Moriah, allargando la piccola piana spianata sulla quale furono eretti il Primo e Secondo Tempio posto in cima alla odierna Montagna del Tempio... Per i musulmani è sacra perchè dove un tempo c' era il Tempio di Salomone, ora c'è la famosa Cupola della Roccia che è il più noto santuario islamico di Gerusalemme e uno dei più importanti di tutto il mondo islamico. Difficile sintetizzare la serata, la ricchezza di contenuti.  

Da Abramo che partì, come gli aveva ordinato il Signore: "Farò di te un grande Popolo e ti benedirò  renderò grande il tuo nome e diventerai  una benedizione",   a  Giosuè  che radunò tutte le tribù d’Israele in Sichem e convocò gli anziani, i giudici, gli scribi del popolo e lì invitò a riflettere sull’esistenza di un  unico Dio d’Israele  creando con loro un’alleanza,  un alleanza che si manifesta ogni giorno nella vita quotidiana del credente ebreo anche attraverso simboli ( I cibi puri, la circoncisione, la preghiera tre volte al giorno, la Torah, le ZIZITZ  simbolo del legame e della preghiera, sino al Tempio di Gerusalemme ),  alla nuova alleanza  che si concretizza in nel calice per noi cristiani simbolo del corpo e del sangue di Cristo, di un Signore che si pone vicino a noi come Padre, ma di un padre inteso come figura a noi amica, un "papi, un paparino" sostiene Panseri non una figura autoritaria ma una figura a noi vicina ed amica. 

Ma il concetto finale su cui il relatore ha posto nuovamente la sua attenzione può essere espresso nei due elementi fondamentali: "Il dialogo e l’ascolto"  e da qui l’invito e il messaggio a considerare la Città Santa con la presenza  contemporanea dei suoi tre luoghi di culto, quale monito per l’uomo ad aprirsi ad atteggiamenti di tolleranza e di reciproca comprensione elemento fondante di pacifica convivenza tra i popoli.