Una conviviale all’insegna dello stare piacevolmente a tavola quella del 21 gennaio. Nell’ambiente ormai familiare del Pitentino abbiamo avuto modo di degustare l'olio di prima spremitura del Lago d'Iseo, prodotto nel podere di Dosso, in quel di Predore, dal nostro socio ed amico Giorgio Dall’Olio.

Addentrarci nell’analisi delle differenze e delle peculiarità dei tanti tipi di olio prodotti in terra Italica è compito assai arduo, probabilmente anche velleitario. È comunque cosa cognita e assodata che ogni area geografica produce un olio con caratteristiche uniche per sapore, acidità, colore, consistenza. 

La coltivazione dell’olivo del lago d’Iseo ha un’antica tradizione. Diffusa inizialmente sulla sponda bergamasca del Sebino, interessa oggi anche la sponda bresciana. Grazie al particolare microclima legato alla presenza del lago e a fertili terreni di origine morenica, questa zona è in grado di ospitare, con ottimi risultati, colture tipiche di zone meridionali come oleandri, palme, viti e olivi.         

La coltivazione è fatta rigorosamente con tecniche artigianali e la raccolta è solo ed esclusivamente a mano. A ragione si parla quindi di un prodotto BIO, con una tipica ed inconfondibile impronta.

Ricavato dalle olive di piante delle varietà Frantoio, Leccino, Casaliva, Pendolino e Sbresa, raccolte nei mesi di ottobre, novembre e dicembre e trasformate tempestivamente in olio extra vergine di elevata qualità, si distingue per le pregevoli caratteristiche organolettiche: bassissima acidità (meno dello 0,55%) accompagnata da una composizione acidica ricca di acidi insaturi che garantiscono una lunga conservabilità, presenza di fenoli che conferiscono al prodotto quel particolare "fruttato". 

Alla vista si presenta di colore verde – giallo ed ha un gusto fruttato di oliva leggero o medio, accompagnato da una lieve sensazione di piccante amaro che talvolta presenta però un retrogusto di mandorla dolce. Nell’insieme, il gusto di quest’olio è particolarmente leggero e delicato, non copre ma esalta il sapore dei piatti che condisce.

Si abbina molto bene con gli antipasti e con i piatti a base di pesce, cosa che tutti noi possiamo certificare e sottoscrivere avendone consumato in abbondanti quantità con tutte le portate del menù.

Tutti i 50 comuni che si affacciano sul lago d’Iseo contribuiscono alla produzione che è comunque molto contenuta, circa 1600 quintali l’anno. Quindi, si tratta di una produzione di nicchia, destinata spesso all’autoconsumo oppure ad una clientela molto ristretta. Per acquistarlo spesso è necessario andare direttamene dal produttore, perché non si trova in commercio.

Un ultimo cenno al contributo che un consumo regolare di olio extra vergine di oliva da al mantenimento di uno stato psico-fisico sano, fatto pienamente riconosciuto dalla medicina, che ne consiglia l'uso in sostituzione dei grassi animali, per ridurre il tasso ematico di colesterolo e quale alimento regolatore delle funzioni gastriche ed epatobiliari.