Dopo una lunga, pesante e sedentaria giornata di lavoro, arrivo puntuale in sede, perchè Ezio, impietosito, mi ha dato un passaggio con la sua auto mentre ciabattavo in strada a passo svelto verso la meta, ruminando sulle strane vicende di una pratica di studio.

Con gli amici e soci che man mano arrivano ci si saluta e ci si scambia le solite quattro chiacchiere che riguardano per lo più le difficoltà e la gravità del momento, il lavoro, le attività e gli impegni che informano la nostra vita quotidiana. Dà conforto il fatto che, chi più chi meno, tutti devono affrontare gli stessi problemi e le stesse difficoltà.

Nel contempo, con aria indifferente e circospetta ma mano svelta, diamo un discreto ma deciso assalto agli stuzzichini che accompagnano l’aperitivo, compresi i gamberetti in salsa (più che commestibili).

Dopo una lunga ma prevista attesa dovuta ad una importante riunione in cui si sono messe a fuoco le strategie e le relazioni fra i vari Rotary di Bergamo, arriva finalmente  il nostro Presidente Carmelo Maccarone, seguito dagli ospiti Paolo Moretti Past Governor del Distretto 2040,   Ugo Botti Assistente del Governatore del Distretto 2042 per il Gruppo Orobico 1,  Mario Mazzoleni, Presidente del Rotary Club Bergamo,  Dario Moresco Presidente del Rotary Club Bergamo Città Alta,  Alessandro Masera Presidente del Club Bergamo Ovest e  Andrea Cattaneo Presidente del Rotary Bergamo Sud.

Saluto con particolare trasporto Mario Mazzoleni in memoria anche dei giri in bicicletta fatti insieme sulle Mura quando eravamo ragazzini ai tempi delle medie.

Il Presidente Maccarone apre la serata presentando tutti gli ospiti con il suo simpatico, spontaneo e per niente ampolloso modo di fare: fossero tutti così gli avvocati!

Ugo Botti formula la proposta, accettata seduta stante all’unanimità, di iniziare subito la cena e al termine di dare corso agli interventi e aprire la discussione.

Dopo un non memorabile risotto di mare e alla fine della cena Ugo Botti dà inizio al suo intervento con il consueto e coinvolgente stile e ripercorre in modo sintetico ma ficcante i “fondamentali” per un rotariano.

Debbo confessare però che la mia  stanchezza è tanta a all’inizio la mia attenzione è scarsa: le parole  di Botti mi arrivano come ovattate dalla nebbia che circonda la mia mente.

Però attraverso questa ovatta penetrano prepotenti i concetti di amicizia, di fellowship, di service, di “fare”, di  assistenza ai bisognosi, di chi è e come deve essere un rotariano.

La nebbia, come d’incanto si dirada e poi sparisce anche perché monta dentro di me l’invito (sempre più forte) a darmi una mossa visto devo fare l’articolo sulla serata per il  Bollettino (se non sto attento, infatti,  cosa scrivo: “la nebbia agli irti colli piovigginando sale…”?.

Ugo Botti coordina intanto gli interventi e la discussione si fa sempre più interessante e vivace.

Vengono affrontati i temi della formazione dei soci, della comunicazione, dell’innovazione, della struttura e dell’organigramma del Distretto, della necessità di creare ed attuare sinergie fra i  soci del Distretto.

Viene approfondito poi  il tema della crisi di partecipazione dei soci alla vita sociale anche in riferimento alla attuale situazione di crisi economica che affligge l’emisfero occidentale, stato di sofferenza che nell’emisfero orientale non si avverte (dove anzi si verifica un incremento del numero dei soci).

Vengono avanzate, esaminate e discusse varie soluzioni (alcune già vagliate in passato ed altre nuove) per cercare di migliorare e, se possibile,  risolvere le questioni che si pongono oggi soprattutto sotto il profilo organizzativo e gestionale del nostro Club.

Oltre agli ospiti Moretti, Mazzoleni, Cattaneo, Intervengono per il nostro Rotary, soci di lungo corso e di provata esperienza rotariana come Longo, Moioli, Locatelli Milesi, Maestri (spero di non aver dimenticato nessuno: se del caso ne faccio ammenda).

Anche la new entry Ernesto Sico ha dato il suo contributo alla discussione con la sua solita, brillante verve.

Ed io,  pure new entry, zitto ad imparare.

In conclusione, il confronto si è rivelato assai costruttivo ed ognuno ha espresso le sue riflessioni in maniera sinergica confermando tutti quali sono e devono essere gli obbiettivi del Rotary,  cosa vuol dire essere rotariani e come un rotariano si deve comportare nella vita, nel lavoro e nei rapporti con gli altri.

Al termine della serata Carmelo, anche a nome di tutti i soci del nostro Rotary,  ha ringraziato e consegnato a Botti e agli altri ospiti un gradito omaggio. Il nostro presidente ha ricordato infine che la prossima conviviale si terrà il 21 gennaio al Pitentino per gustare l’olio di prima spremitura del Lago d’Iseo, le cui caratteristiche ci verranno illustrate dal nostro amico e socio Giorgio Dall’Olio (nonché apprezzatissimo produttore del prezioso liquido: omen nomen!). Per di più è previsto un menù assai “stuzzicoso”.

Riporto l’annuncio con grande dispiacere perché non potrò, purtroppo, essere presente. Posso quindi solo augurare, ai fortunati che parteciperanno, buona degustazione e buon appetito!