L’annuale passaggio delle consegne è uno dei momenti topici della vita di un Club. Si traggono le conclusioni di un anno di presidenza e si delineano le priorità e “lo stile” della nuova presidenza.

La Cornice del Bobadilla Feeling Club ha contribuito all’ottima riuscita della serata, iniziata con la fase di accoglienza all’aperto, nel verde ben curato, assistiti da un clima  oltremodo mite. Complice l’ottima cucina, ci si è “attardati” più del solito chiacchierando amabilmente. La partecipazione era quella delle occasioni speciali: oltre 80 convitati contando i tanti soci, i familiari, i giovani del Rotaract, i numerosi ospiti.

L’anno di presidenza di Giuseppe Chiesa è stato certamente ricco di iniziative sia per l’intraprendenza del Presidente, sia perché è coinciso con i trent’anni di fondazione del nostro Club. Giuseppe, nel suo intervento introduttivo, ha ripercorso alcune delle ultime significative iniziative  del suo mandato, in particolare il recente viaggio a Roma e l’incontro con Papa Francesco, la serata dell’11 giugno presso il centro di accoglienza Don Milani di Sorisole fra i ragazzi di Don Fausto Resmini, la recentissima “gita fuori porta” a Milano dello scorso 27 giugno con visita al Museo Gallerie d'Italia. Un breve cenno anche ai tanti service dell’anno, che hanno dato la cifra di un impegno costante e attento ai tanti bisogni della nostra realtà locale, senza peraltro perdere di vista la più ampia prospettiva nazionale e internazionale, con la partecipazione alle iniziative del Distretto e del Rotary International.

Il Presidente Chiesa ha augurato al Presidente entrante un anno ricco di soddisfazioni e si è detto certo che l’anno di Carmelo Maccarone sarà  senza dubbio un anno dinamico. La consegna del collare da Giuseppe a Carmelo ha suggellato, anche simbolicamente, il passaggio delle consegne e l’avvio ufficiale del nuovo anno di Presidenza.

Il Presidente Carmelo si è unito a Giuseppe nel salutare e ringraziare tutti i partecipanti. Le prime battute sono state all’insegna di una genuina e palpabile emozione: pur con la sua capacità di sdrammatizzare le situazioni, Carmelo ha ammesso di sentirsi profondamente emozionato. Maccarone ha voluto in primis riconoscere la mole di iniziative e attività che hanno caratterizzato l’anno di Chiesa e lo ha ringraziato per le energie che ha profuso nel suo ruolo di Presidente.

Nel delineare quelle che saranno alcune linee guida, alcuni capisaldi della sua azione di Presidente, Maccarone ha esordito  con il motto che vorrebbe diventasse il leitmotiv della sua presidenza: “LA VITA E’BELLA E IL ROTARY PUO’ MIGLIORARLA”. È un motto che vuole prima di tutto essere una testimonianza di ottimismo: è indubbio che il contesto attuale non è dei migliori ma, i rotariani in particolare, devono saper leggere la realtà vedendo sempre il bicchiere mezzo pieno.

Maccarone ha espresso la volontà di fondare la sua azione di Presidente sulla collegialità, spronando i soci a collaborare con lui, vuoi per “sopperire ai limiti personali”, vuoi per far emergere le tante potenzialità del nostro club. Non può esserci collaborazione senza partecipazione; da qui l’invito anche ad essere attivi ed a partecipare con assiduità alla vita del club. 

Secondo Carmelo, accettare la sfida di essere rotariani significa prima di tutto essere amici, creare veri legami di amicizia che coinvolgano non soli i soci ma anche i familiari. Essere poi tolleranti ovvero “intolleranti verso l’intolleranza” perché la tolleranza è alla base della convivenza pacifica, dell’amicizia e dell’elaborazione di nuove idee.

Altro caposaldo deve essere la collaborazione costante con gli altri club del gruppo orobico. È un passaggio necessario per rendere più efficace l’azione del club che deve confrontarsi con necessità che da solo riesce nella migliore delle ipotesi solo a scalfire. 

Una maggiore apertura del club al più ampio contesto rotariano passa anche attraverso una maggiore partecipazione alla vita del distretto, supportando l’attività del Governatore e mettendo a fattor comune le eccellenze di primo livello presenti nel distretto stesso. I Soci hanno accolto con vivo interesse le prime riflessioni del nuovo Presidente, riflessioni che hanno creato notevole aspettative. 

Il Presidente Maccarone ha concluso il suo discorso di investitura dichiarando che è sua intenzione lasciare un segno duraturo nella storia del club; a tal fine ha proclamato la propria volontà di candidarsi a Governatore distrettuale. Non subito però, nel 2042; in termini cabalistici una grande cosa: Governatore del distretto 2042 nell’anno del Signore 2042. Alla notizia, poco ci mancava che partisse la “ola”. Nell’applauso generale, fatti quattro conti, si è concluso che con un po’ di salute, la cosa si può fare …

Nell’atmosfera solenne ed allo stesso tempo leggera, c’è stato spazio anche per alcuni omaggi: mazzi di fiori alla nostra segretaria Alessandra ed alle signore del tavolo di presidenza, in particolare alle mogli dei due presidenti: Alessandra e Marinella, un martelletto donato da Carmelo a Giuseppe in ricordo del suo anno di presidenza, una stilografica a Pietro Giannini, al termine della sua triennale attività di assistente del Governatore.